Liuto, Chitarra moresca e Ud
Questi sconosciuti.



Introduzione

L'importanza della musica col liuto nella storia della musica ha, negli ultimi decenni, acquisito sempre maggiore interesse.
In particolare noi prendiamo in considerazione lo strumento in uso nel medioevo.
Fino al XIII secolo non troviamo praticamente informazioni inerenti la famiglia dei liuti medievali.
Il XIII secolo vede la prima descrizione dei maestri contemporanei di musica (non solo i liutai ma anche i suonatori di strumenti) da Jerome di Moldavia e Giovanni di Trocheo, che erano collegati dal filo conduttore della musica dal vivo del tardo XIII secolo a Parigi.
Gli strumenti tipo liuto si trovano molto di più nel XIV secolo che nel XIII secolo, e considerevolmente più numerosi nel XV.

Classificazione

Parlando in generale, la maggior parte delle descrizioni dei cordofoni medievali ci dà al massimo due aspetti della forma base di uno strumento: la forma della cassa vista di fronte, e la lunghezza del collo (manico) sono relative (in relazione) alla dimensione della cassa armonica.
Possiamo iniziare con le seguenti informazioni generali per classificare ogni tipo di liuto:
1- forma rotonda (od ovale)
2- manico lungo o corto
La forma frontale della tavola armonica può portare a intuire che il guscio sia a fondo scavato o a doghe.
Nei liuti a manico corto il cavigliere (attacco delle corde) di solito è inclinato rispetto al manico.



Liuto

Parlando del liuto che precede il XV secolo, si intende uno strumento senza tasti, manico corto con quattro o cinque corde doppie.
La forma del corpo dei liuti medievali varia: alcuni sono rotondi, altri ovali, ma si tratta di variazioni di un disegno basilare. Come abbozzato da Henri Ariaut de Zwolle, ca. 1445, uno inizia con un cerchio (simbolo della perfezione) richiedente un cerchio entro un cerchio (per la rosa, altro simbolo di perfezione) e derivano tutte le misure (ad esempio, il diametro del corpo, la sua lunghezza, la lunghezza dal collo al corpo) utilizzando costruzioni create geometricamente dal cerchio.
Malgrado la cura che mette nel mostrare queste relazioni geometriche, raramente troviamo, se mai, una rappresentazione di un liuto nelle arti visive (iconografie) che collimi coi progetti di de Zwolle.
Dobbiamo quindi credere che i suoi progetti avessero poco o nulla a che fare con la realtà?
Al contrario, ci ha mostrato l'idea di costruzione su cui ogni liuto fatto in legno, con colla e budello animale (di pecora) era basato, ogni "strumento fatto a mano, dall'uomo" diventa la definizione variante di questo ideale..

Accordatura del liuto medievale

Le corde del liuto si identificano in ordini e sono rigorosamente doppie.
1 ordine cantino SOL
2 ordine intermedio RE
3 ordine intermedio LA
4 ordine basso RE
QUINDI L'ACCORDATURA PROCEDE PER INTERVALLI DI QUARTA E DI QUINTA.
(intervallo è la distanza tra una nota e l'altra)

TECNICHE PER SUONARE
Di solito il suonatore di liuto è in piedi con lo strumento appoggiato sul petto e senza cinghie di tenuta, poichè la dimensione e la forma dello strumento permette questo tipo di postura, in quanto il musicista doveva essere in grado di spostarsi nell'accompagnare i canti e le danze.
Lo Strumento veniva suonato con dei plettri che erano fatti con piume di uccelli, in particolare d'oca, oppure con fili di budello o corteccia di ciliegio selvatico.

TASTI e ORNAMENTO
Dopo questa prima fase nella quale il liuto è rappresentato senza tasti, vediamo che all'inizio del 1400 appare un quinto ordine di cori e anche i tasti rigorosamente in budello. La tecnica di mano destra non subisce grosse mutazioni, tranne che il plettro viene alternato con l'uso del medio per poter pizzicare il cantino.
E' il preludio al termine del liuto medievale con quello rinascimentale, a sei ordini, tastato, che verrà all'inizio suonato con dei ditali d'argento che hanno inserita una penna d'oca (Francesco da Milano), e di conseguenza alla musica polifonica

IL TEMPERAMENTO
A differenza di quello che si può pensare nel medioevo veniva usato il temperamento Pitagorico per intonare le musiche, poichè il temperamento equabile (quello usato attualmente) non era stato ancora ideato e quindi ci si basava sugli studi compiuti da Pitagora per determinare i vari intervalli tra le note.
Non esistevano le "tonalità", ma bensì i modi, di solito modo maggiore o minore e si suonava di conseguenza.
Gli accordi erano solo formati da intervalli di QUARTA, QUINTA , OTTAVA E UNISONO.

LA FUNZIONE DEL LIUTO
E' difficoltoso stabilire esattamente quale funzione musicale il liuto avesse prima del 1400. Per certo aveva due funzioni generali: accompagnamento al canto, forse monofonica o polifonica , e per suonare balli e danze.
Un chiaro esempio lo abbiamo nella iconografica della famiglia degli strumenti pizzicati. Il meglio documentato insieme di strumenti di bassa cappella del tardo XIV secolo e XV secolo era il duo formato, spesso da liuto e ghitarra, arpa, viella, organo o secondo liuto.

CHITARRA MORESCA
Relativamente alla chitarra moresca possiamo dire che è uno strumento di origini arabe, con guscio scavato a fuoco e foro di risonanza sotto la tavola armonica.
Essa ha un cavigliere rotondo e corde in metallo, a manico lungo
Suonata in modo particolare alla corte di Alfonso X el Sabio
Serve sia per la parte melodica che per sostenere gli strumenti o le voci principali.
Si suona con un plettro usato in maniera percussiva.
A differenza del liuto , la chitarra moresca si presenta con i tasti messi sul manico, secondo il sistema Pitagorico .


LIUTO ARABO - UD ARBI-
E' quello più antico che si conosca, ed è stato introdotto in Europa dagli arabi, che sono arrivati a Santago de Compostela.
Il liuto arabo si conosce per le sue grandi dimensioni, suonato con un plettro in corno di bue, a quattro rdini di corde non tastato, anche se sappiamo che nei paesi arabi vi erano ud con tasti in budello.
Ha lo stesso tipo di accordatura del liuto europeo, ma poteva essere intonato a seconda dell'esigenza, di solito con bassa tensione in DO o in Re.
Suonato con tecnica percussiva e con il sistema dell'hocquetus, usando cioè i salti di corda.

I LIUTI DEL PRIMO MEDIOEVO

Tipi di liuti carolingi, pre romanici e romanici possono venire solo brevemente menzionati entro il contesto di questo breve tomo, perché escono insormontabili problemi interpretativi. Tali strumenti includono sia i liuti a collo lungo sia quelli a collo corto. Le fonti della scuola carolingia del IX secolo mostrano il Re David con la sua chitarra ad esempio il salterio di Utrechet, il salterio di Stoccarda, la prima Bibbia di Charls de Bald, e la Bibbia di Callisto.
Alcune fonti mostrano una forte relazione iconografica con la Kithara romana, ed altre (in particolare il salterio di Stoccarda) presentano strumenti con un lato liscio che assomigliano alle prime citole e che vengono sorrette esattamente nella stessa posizione per venire suonate..