Origine e significati di hostis

La parola hostis, hostis (straniero, nemico) è connessa etimologicamente con hospes, hospitis (ospite). Non a caso, alla stessa radice risalgono il gotico gasts, il tedesco Gast e l'inglese guest (che significano "ospite"). Com'è possibile che la nozione di ostilità e quella di ospitalità siano collegate? Sia hospes sia hostis derivano da una radice indoeuropea indicante lo "straniero": in un caso ospite da rispettare (hospes), nell'altro nemico da combattere (hostis). Secondo alcuni studiosi, nel latino arcaico hostis indicava l'ospite "ospitato", hospes l'ospite "ospitante".

La parentela etimologica dei due termini è significativa della complessità dell'atteggiamento dei Romani nei confronti dello "straniero".

Nei testi cristiani, hostis indicherà il più grande nemico dell'uomo: il demonio.

Gli autori latini giocarono spesso sull'oscillazione di significato tra hospes e hostis. Un esempio si ha nel quarto libro dell'Eneide, quando Didone, supplicando Enea di non lasciarla, lo chiama dapprima hospes:

Cui me moribundam deseris, hospes? (Aen. IV, 323)

A chi morente mi abbandoni, ospite?

Invece, quando ha ormai perso ogni speranza di trattenerlo, parlando alla sorella lo definisce hostis:

I, soror, atque hostem supplex adfare superbum (Aen. IV, 424)

Va', sorella, e supplice rivolgiti al nemico superbo.