FIRENZE - PALAZZO VECCHIO
Origini
Le motivazioni iniziali per la costruzione di 
Palazzo Vecchio 
(così chiamato dopo che i Medici si trasferirono in 
Palazzo Pitti 
nella seconda metà del Cinquecento) sono legate agli avvenimenti sociali, 
economici e politici del 1250 quando venne istituito il governo del "
Primo 
Popolo" e si giunse, qualche anno dopo, alla costruzione del 
Palazzo del Capitano" oggi "
Il Bargello".
Soltanto nel 1294 
Giano della Bella 
(il fautore degli "
Ordinamenti di Giustizia") propose al 
Consiglio dei Cento la costruzione del "
Palazzo dei Priori", 
cioè il secondo palazzo civile della città, per i rappresentanti del Popolo e 
delle
Arti e Mestieri 
della Repubblica Fiorentina. Questi avevano usufruito nel tempo di sedi 
temporanee, poco sicure e poco ampie come la sede di San Procolo e la
Torre della 
Castagna.
La costruzione descritta dal 
Vasari, 
fu eseguita secondo un progetto dell'architetto 
Arnolfo di Cambio,
in quel periodo attivo in diversi cantieri per la costruzione di grandi 
opere a Firenze. I lavori iniziarono nel 1299 e durarono fino al 1314.
La 
Torre sulla facciata, 
detta di Arnolfo (alta 94 metri) risale al 1310, poggia sul ballatoio 
del palazzo ed ingloba al suo interno l'antica Torre dei Foraboschi, detta della 
Vacca, che la rende solida.
Aspetto
esterno
L'edificio, in stile neo-gotico rivestito in
pietra a bugnato rustico, ha l'aspetto di un grande 
parallelepipedo con l'alta torre spostata su un lato (le proporzioni ed i 
rapporti tra la costruzione e la torre soprastante rispettano le regole della
sezione aurea).
La grande fabbrica è organizzata su tre piani, 
conclusa in alto dal ballatoio coronato da merli che ospita due 
percorsi, 
uno all'esterno (dietro i merli) e uno sottostante interno, subito sopra gli 
archetti aggettanti (detti beccatelli).

© 
www.zoomedia.it 2003 - Angolo superiore del ballatoio di Palazzo Vecchio
All'interno di 
alcuni di questi rimangono ancora i piombatoi, da cui i difensori della 
struttura facevano cadere olio bollente ed altri materiali sugli aggressori.

© 
www.zoomedia.it 2003 - Nell'archetto superiore destro si vede il piombatoio
All'interno degli archetti, dopo la cacciata del 
Duca d'Atene (1343), vennero 
affrescati e ripetuti più volte, i 
nove stemmi della Repubblica di Firenze: la croce rossa del capitano del popolo, 
il
giglio rosso, 
lo stemma di Firenze e Fiesole, le due chiavi incrociate stemma papale, il 
simbolo della Signoria con la scritta "Libertas", stemma di parte guelfa, stemmi 
della città ghibellina, di Carlo d'Angiò e di Roberto D'Angiò.
Il Palazzo è un originale esempio d'architettura 
civile. Nel tempo ha subito numerosi 
interventi di ampliamento e 
risistemazione, dopo quello del 1343, tra i più importanti ci sono 
quelli del XV secolo ad opera del Michelozzo, del Cronaca, di Giuliano e 
Benedetto da Maiano, nel XVI secolo quelli ad opera del Vasari, di Giovanni 
Battista del Tasso e del
Buontalenti e 
nel XIX secolo le variazioni e gli adeguamenti durante Firenze capitale italiana 
(il salone dei Dugento fu sede del Senato del Regno d'Italia e il salone dei 
Cinquecento sede della Camera dei Deputati) e dopo, quando divenne sede del 
Comune di Firenze.
I restauri e le manutenzioni del monumento vengono continuamente organizzati e 
seguiti dalla Fabbrica di Palazzo Vecchio. Il restauro sulla facciata principale 
e sulla 
Torre di Arnolfo degli anni 2003-2004 è concluso ed in 
questo periodo sono aperti ben 6 cantieri, due dei quali si occupano di 
nuovi percorsi interni 
al palazzo
Aspetto interno
Palazzo Vecchio, costruito tra la fine del secolo XIII e i primi decenni del XIV, 
fu progettato da Arnolfo di Cambio (1245-1302). Successive aggiunte del secolo 
XV e soprattutto del XVI ne hanno ampliato le dimensioni dal lato posteriore 
senza però modificarne l’aspetto massiccio a bugne rustiche con ballatoio 
aggettante e torre asimmetrica. Inizialmente era la sede dei Priori delle Arti e 
della Signoria. Fu abitato temporaneamente, dalla Grande famiglia ducale sotto 
Cosimo I de' Medici prima che si trasferissero a Palazzo Pitti. Fu in questo 
periodo (1150-65) che Vasari lo trasformò, decorandolo sontuosamente e 
ricostruendone gli interni, per adeguare il palazzo al ruolo che si prestava ad 
assumere, di sede del Governo e residenza ufficiale della famiglia regnante.
Il palazzo al tempo chiamato Palazzo dei Priori fu costruito sulle rovine del 
Palazzo dei Fanti e del Palazzo dell'Esecutore di Giustizia, a quel tempo 
posseduto dalla famiglia degli Uberti. Incorporò l'antica torre della famiglia 
Vacca utilzzandola come parte bassa della torre nella facciata. Questa è la 
ragione per cui la torre rettangolare (94 m) non è nel centro dell'edificio. 
Questa torre contiene due piccole celle in cui furono imprigionati in tempi 
diversi Cosimo il Vecchio (1435) e Girolamo Savonarola (1498). La torre è anche 
conosciuta come la Torre d'Arnolfo.
L'edificio, in stile neo-gotico rivestito in pietra a bugnato rustico, ha 
l'aspetto di un grande parallelepipedo con l'alta torre spostata su un lato (le 
proporzioni ed i rapporti tra la costruzione e la torre soprastante rispettano 
le regole della sezione aurea).
Tra gli ambienti più significativi spiccano: il Salone dei Cinquecento, il 
prezioso Studiolo di Francesco I, gli affreschi raffinati del Quartiere di 
Eleonora e del Quartiere degli Elementi. Gli affreschi furono eseguiti da 
artisti come il Ghirlandaio, Francesco Salviati, il Bronzino, lo stesso Vasari. 
Nel Palazzo si trovano inoltre alcuni capolavori della scultura del 
Rinascimento: il Genio della Vittoria di Michelangelo e il gruppo bronzeo della 
Giuditta e Oloferne di Donatello.
Riassunto
Palazzo vecchio è un palazzo comunale e come tale 
in esso si svolgevano le funzioni pubbliche ed amministrative, ha questo nome 
perché la famiglia dei
Medici era 
andata a vivere a Palazzo Pitti. E’ stato costruito durante il periodo gotico. 
Ha un aspetto cubico e massiccio, infatti ci sono solamente delle piccole 
finestre e tutto questo per assicurare la sua difesa. E’ costruito con il 
bugnato secondo il metodo dell’Opus quadratum. C’è un ballatoio che circonda il 
palazzo con un camminatoio coperto e uno aperto, che conferisce un senso di 
volume.
Ci sono tre piani:
il primo piano è il più importante come in tutti i 
palazzi comunali: c’è il "Salone dei 500", " lo studiolo di Francesco I" con le 
opere di alcuni artisti fiorentini. Al secondo piano c’è la "sala dei Gigli", 
"la sala dell’Udienza", "la cappella della Signoria" e "il quartiere e la 
cappella di Eleonora di Toledo".
C’è una torre che esisteva prima della costruzione del palazzo e per questo è 
leggermente decentrata. La facciata è costruita in "
SEZIONE 
AUREA", cioè ogni singola parte è in proporzione. 
All’interno c’è un cortile che permette di far entrare la luce.

Liceo "Norberto Rosa"
Indirizzi Scientifico e Scientifico Tecnologico
A.S. 2006-07