IL LABIRINTO
Il labirinto è la rappresentazione di quel viaggio tortuoso e periglioso che è la nostra vita, che può e diviene viaggio e percorso iniziatico quando l’uomo decide di cercare la soluzione ai problemi spirituali.
Diviene in questo caso un cammino all’interno di sé stessi, nello sforzo di superare ostacoli sempre maggiori. Nel medioevo cristiano questa spinta alla ricerca della scintilla divina in noi viene infatti rappresentata dalla "Quest", la ricerca, dove il nobile cavaliere si avventura in territori fantastici, combatte contro avversari mostruosi, ed infine riceve il premio frutto del suo coraggio.
Una delle più conosciute è la ricerca del Santo Graal, dove dopo un cammino di purificazione e liberazione, come un autentico pellegrinaggio, il premio in attesa di essere acquisito viene trovato.
Il più famoso dei labirinti appartiene alla mitologia greca, ed è quello fatto costruire da Minosse a Cnosso, grazie all’arte di Dedalo. All’interno del labirinto, imprigionato, attendeva il Minotauro (mostruoso frutto del tradimento di Pasifae, moglie di Minosse), che verrà ucciso da Teseo con l’aiuto di Arianna, che grazie ad un filo fornito da quest’ultima ritroverà la via d’uscita. Qui il Minotauro sta a rappresentare l’istintualità animale dell’uomo, le forze basse, collegate alla terra, al piano fisico, i nostri desideri, le brame peggiori; nel profondo del nostro essere vi è qualcosa che è necessario uccidere per poter passare oltre, per giungere ad un livello superiore.






Tra le diverse e più famose raffigurazioni di labirinti, vi è certo quella sul mosaico pavimentare della cattedrale di Chartres, splendido esempio di stile gotico francese. Come tutte le maggiori cattedrali racchiude un universo di significati simbolici, autentico omaggio dei Filosofi al Grande Architetto, sapientemente dimostrato dall’utilizzo delle proporzioni, dalla ripetizione della sezione aurea pitagorica (1,6180339…) in ogni sua forma e costruzione e dall’importante utilizzo della luce.
Il labirinto, composto di pietre di opposto colore, bianco e nero, rappresenta il dualismo, la conflittualità della natura umana, la lotta tra gli opposti principi, maschile/femminile, sole/luna, ed ha qui lo stesso significato del pavimento a scacchi delle logge massoniche.
Le pietre bianche sono 365, quelle nere 273, ed i rispettivi numeri fanno riferimento al calendario solare e lunare (i giorni dei 13 mesi dell’anno lunare sono 27,3; e 27 giorni sono anche quelli del ciclo femminile).
Il diametro è di dodici metri ed il percorso al suo interno è di duecento, le sue proporzioni sono le stesse del rosone centrale del lato occidentale.
Altri labirinti sono ad Amiens, nel duomo di Lucca, Pavia, Cremona, ad insegnarci come la vita dell’uomo debba essere necessariamente tortuosa, affinché dalle sofferenze si possa imparare ed evolvere, di piano in piano, sino a quando un giorno raggiungeremo la Vetta dell’Assoluto, e finalmente, raggiunto il Centro troveremo la pace ed il riposo dal lungo cammino.

Liceo "Norberto Rosa"
Indirizzi Scientifico e Scientifico Tecnologico
A.S. 2006-07