Monastero 
di Maulbronn 
	
		| Il monastero di Maulbronn è un complesso monastico situato nei pressi della cittadina tedesca di Maulbronn
 (Baden- Wiirttemberg) e costituito da un abbazia
 cistercense fondata nel 1147 e conservata pressoché
 intatta.
 
 È considerata l'abbazia meglio conservata a nord delle
 Alpi e in essa si ritrovano esempi di tutti gli stili
 architettonici dal romanico fino al tardo-gotico. Dal
 1.22.,1 è compresa nella lista dei patrimoni dell'umanità
 dell'UNESCO.
 
 L'abbazia è racchiusa da una cinta muraria risalente al
 XV-XVI secolo.
 
 Storia
 
 La storia dell'abbazia iniziò intorno all'anno 1138
 quando il cavaliere Walter von Lomersheim, attratto
 dal pensiero di Bernardo di Chiaravalle decise di
 dedicarsi alla vita monastica e di costruire un convento
 di cistercensi su un terreno di sua proprietà situato a
 Eckenweiher, si rivolse all'abate del convento di
 Neuburg im ElsaB che inviò una piccola congrega di
 monaci.
 
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Ben 
presto però ci si rese conto che a causa
della 
mancanza di acqua e di materiali da costruzione il terreno era inadatto e quindi 
Walter von Lomersheim si rivolse al vescovo di Spira che dopo una visita al 
convento trasferì i monaci su un terreno appartenente alla diocesi nell'attuale 
sede di Maulbronn.
La 
fondazione del monastero è anche legata ad una leggenda, mentre i monaci "erano 
alla ricerca di un luogo più idoneo per fondare il monastero caricarono un mulo 
con una borsa piena di denari d'oro, gli dettero un colpo con un ramo e il muro 
trotterellò fino ad una sorgente dove si abbeverò, I monaci scelsero quindi il 
luogo dove il mulo si era fermato per costruire il loro convento. Sul luogo 
della sorgente fu costruita una fontana (nota come fontana dell'asino) e la 
leggenda è ripresa sia dallo stemma della cittadina sia dalle decorazioni sulla 
volta della cappella nella quale si trova la fontana.
Il 
luogo corrispondeva ai dettami della regola cistercense, al contrario dei 
benedettini che costruivano i loro monasteri sulla sommità delle colline i 
cistercensi si insediavano infatti nel fondo valle e in luoghi isolati.
Nel 
1178 fu consacrata la chiesa, una basilica romanica a tre navate con transetto 
e abside quadrati. La chiesa subì diverse ristrutturazioni successive, nel 1424 
ad esempio, furono aggiunte le volte gotiche della navata centrale e di quella 
destra. Le successive elaborazioni del complesso sono ben visibili nel chiostro 
e nelle aperture del suo porticato, il lato meridionale è romanico mentre quello 
settentrionale è gotico.
A 
partire dal XII secolo i monaci si occuparono di agricoltura allestendo dei 
campi e vigneti modello dai quali ricavavano raccolti abbondantissimi. Ne sono 
testimonianza l'ampiezza delle cantine e dei magazzini visibili nella parte 
anteriore dell'area dell'abbazia.
Una 
seconda fase di vita del monastero iniziò con l'annessione, dopo un assedio 
durato sette giorni, del monastero al Württemberg da parte del duca Ulrico di 
Württemberg. Fino a quel momento il monastero era sotto la diretta protezione 
degli Staufer, dal1504 entrò, insieme ai 60 villaggi appartenenti al monastero, 
sotto il dominio del duca di Württemberg.